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Lo stato patrimoniale racconta la storia dell’azienda / 1

La riclassifica dello stato patrimoniale in base al criterio finanziario serve a fornire una visione più precisa e dettagliata della situazione patrimoniale e finanziaria dell’azienda. In particolare, la suddivisione delle attività e delle passività in base alla loro liquidità ed esigibilità consente di comprendere meglio la capacità dell’azienda di far fronte ai propri impegni finanziari a breve e lungo termine.

Tale assetto di stato patrimoniale permette di distinguere tra attività e passività a breve e a lungo termine. Le attività correnti, ad esempio, comprendono gli elementi ad alta liquidità che possono essere convertiti rapidamente in denaro contante, come i conti bancari, le scorte e i crediti verso i clienti. Le passività correnti, invece, includono i debiti a breve termine che devono essere rimborsati entro l’anno, come ad esempio i debiti verso i fornitori, le imposte da pagare e i prestiti a breve termine.

Inoltre, la classificazione dello stato patrimoniale con criterio finanziario consente di analizzare e valutare la struttura finanziaria dell’azienda e di effettuare confronti con altre aziende del settore.

Lo stato patrimoniale riclassificato con il criterio finanziario fornisce una serie di indicatori finanziari che consentono di valutare la situazione patrimoniale e finanziaria dell’azienda. Ecco alcuni degli indicatori principali:

  1. liquidità corrente: rappresenta la capacità dell’azienda di far fronte ai propri impegni a breve termine. Viene calcolato dividendo il valore delle attività correnti per il valore delle passività correnti. Un valore superiore a 1 indica una buona liquidità corrente dell’azienda.
  2. rapporto di indebitamento: indica la quota delle attività totali dell’azienda che è finanziata con debiti. Viene calcolato dividendo il valore delle passività totali per il valore delle attività totali dell’azienda. Un valore elevato può indicare una situazione di indebitamento eccessivo dell’azienda.
  3. rapporto di copertura dei debiti: indica la capacità dell’azienda di far fronte ai propri impegni di debito. Viene calcolato dividendo il valore delle attività correnti per il valore delle passività correnti. Un valore superiore a 1 indica una situazione di copertura dei debiti.
  4. liquidità generale: indica la capacità dell’azienda di far fronte ai propri impegni a breve e lungo termine. Viene calcolato dividendo il valore delle attività correnti e non correnti per il valore delle passività correnti e non correnti. Un valore superiore a 1 indica una buona liquidità generale dell’azienda.
  5. grado di finanziamento interno: indica la quota delle attività totali dell’azienda che è finanziata con risorse interne, come il patrimonio netto. Viene calcolato dividendo il valore del patrimonio netto per il valore delle attività totali dell’azienda. Un valore elevato può indicare una buona capacità dell’azienda di autofinanziarsi.

Questi sono solo alcuni degli indicatori che possono essere desunti dallo stato patrimoniale riclassificato con il criterio finanziario. La loro interpretazione e valutazione dipenderà dalle specifiche esigenze e obiettivi di analisi finanziaria dell’azienda.

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