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Il conto economico per il controllo di gestione

Per progettare e realizzare un controllo di gestione efficace che possa essere a supporto di un cruscotto aziendale utile a prendere decisioni consapevoli, potete iniziare dalla riclassifica dei conti di costo e ricavo. Uno dei prospetti utilizzati dagli analisti è il conto economico a valore aggiunto (CEVA) ovvero una struttura del conto economico che fornisce una visione più accurata della performance dell’azienda, poiché tiene conto del valore che viene creato per tutti gli stakeholder, non solo per gli azionisti. Le voci principali del conto economico a valore aggiunto includono:

  1. Valore della produzione: rappresenta il valore dei beni e servizi prodotti dall’azienda nel corso dell’anno.
  2. Consumi intermedi: sono i costi sostenuti per acquistare i materiali, le forniture e i servizi necessari alla produzione.
  3. Costi del personale: sono i costi sostenuti dall’azienda per remunerare i propri dipendenti, inclusi stipendi, salari, contributi previdenziali, premi di produzione e altri benefit.
  4. Ammortamenti: rappresentano la quota annua di spesa per l’utilizzo degli asset fissi dell’azienda, come impianti, macchinari e attrezzature.
  5. Costi per servizi esterni: includono i costi sostenuti dall’azienda per servizi di consulenza, assistenza legale e fiscale, pubblicità, marketing e altre attività esterne.
  6. Costi per energia elettrica, acqua e gas: rappresentano i costi sostenuti dall’azienda per forniture di energia elettrica, acqua e gas necessarie per la produzione.
  7. Altri costi operativi: includono una vasta gamma di costi, come le spese di viaggio, le spese di rappresentanza, le spese per il mantenimento degli impianti e altre spese operative.

Ogni linea di costo può costituire, poi, la base di partenza per andare più a fondo e misurare efficienza ed efficacia operativa delle diverse aree aziendali.

Cosa misura il valore aggiunto? Il valore aggiunto rappresenta la differenza tra il valore della produzione di un’azienda e i costi dei beni e servizi acquistati da terzi per la produzione stessa. In altre parole, il valore aggiunto rappresenta il valore che l’azienda ha aggiunto ai beni e servizi acquistati dai propri fornitori, grazie al lavoro dei propri dipendenti, alla tecnologia, al know-how e all’organizzazione del lavoro.

Il valore aggiunto è una misura importante della performance dell’azienda perché tiene conto della sua capacità di generare valore per gli stakeholder, inclusi i dipendenti, i fornitori, i clienti e gli azionisti.

In particolare, il valore aggiunto è un indicatore di efficienza, in quanto misura la capacità dell’azienda di produrre beni e servizi con un minor costo possibile, e di produttività, in quanto misura la capacità dell’azienda di creare valore con le risorse a disposizione.

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